La chirurgia moderna è sempre alla ricerca di protocolli in grado di restituire al paziente la propria vita normale nel più breve tempo possibile. Già da diverso tempo i cosiddetti protocolli “fast track” consentono degenze molto brevi e piani di recupero personalizzati da eseguire al proprio domicilio. Oggi stiamo sperimentando un protocollo specifico per chi si è sottoposto a impianto di protesi monocompartimentale di ginocchio che consente il ritorno a casa entro ventiquattr’ore dall’intervento, il protocollo “one day surgery”. Vediamolo insieme.
Dal “fast track” al “one day”
Quando parliamo di protocollo “fast track” in chirurgia ci riferiamo a un approccio multidisciplinare che ha l’obiettivo di ridurre lo stress operatorio, i disagi legati all’intervento e i tempi di ricovero ospedaliero, applicabile a tante branche chirurgiche. In ortopedia è utilizzato in particolare per la chirurgia protesica d’anca e di ginocchio e si è rivelato molto efficace nel ridurre i tempi di ripresa post intervento, dati i grandi vantaggi che comporta anche dal punto di vista psicologico. Il paziente infatti può affrontare la fase post chirurgica quasi da subito a casa – il ricovero è ridotto a tre, quattro giorni – circondato dalle proprie cose e dai propri affetti, in un ambiente caldo e famigliare.
Il protocollo “one day surgery” va addirittura oltre riducendo il tempo di ricovero entro le ventiquattro ore. Nato come evoluzione del protocollo “fast track”, tra le discipline coinvolte in questo tipo di percorso c’è anche l’informatica: attraverso una semplice app scaricabile da qualsiasi smartphone, l’iter post operatorio è monitorabile dall’equipe chirurgica e in qualsiasi momento il paziente può contattare il proprio medico e chiedere assistenza o consigli.
Un protocollo perfetto per le protesi monocompartimentali di ginocchio
Mentre il tradizionale protocollo “fast track” è applicabile a diversi tipi di intervento, il “one day surgery” è ad oggi da noi utilizzato soltanto per le protesi monocompartimentali di ginocchio, quegli impianti cioè in cui viene sostituito solo il compartimento articolare danneggiato mantenendo intatti i compartimenti sani. Si tratta di un approccio meno invasivo rispetto alla protesi totale anche perché consente un maggior rispetto dei tessuti molli con una incisione cutanea ridotta. Anche per questi motivi si tratta di un intervento ideale per l’approccio “one day surgery”.
Questo protocollo è già una realtà consolidata negli Stati Uniti e in alcuni paesi europei mentre in Italia siamo ancora agli inizi e i risultati sono davvero incoraggianti.
Ma chi è il candidato ideale a questo intervento? Per il momento questa tipologia di gestione post operatoria la dedichiamo a pazienti con determinate caratteristiche:
- giovani
- in buono stato di salute generale
- con una buona autonomia pre operatoria
- che abbiano la volontà e la possibilità di gestire la riabilitazione al proprio domicilio.
Non è escluso che nel tempo si possa estendere a un numero maggiore di pazienti e non solo per le protesi monocompartimentali di ginocchio.
Come si svolge il post intervento?
Come abbiamo accennato, la vera novità di questo tipo di intervento risiede nella gestione del periodo post operatorio che ha l’obiettivo di ridurre al minimo i tempi di ricovero e di conseguenza lo stress e i rischi legati a una prolungata ospedalizzazione.
Il paziente può tornare al proprio domicilio a ventiquattr’ore dall’intervento. È necessario che a casa possa contare sull’aiuto di familiari o amici e che la casa sia dotata degli spazi e delle comodità necessarie (questi sono i fattori da verificare in fase di programmazione dell’intervento).
Prima delle dimissioni al paziente vengono date le istruzioni necessarie riguardo ai farmaci da assumere (antitromboembolici e analgesici), al protocollo riabilitativo da seguire e alla gestione della ferita. Dal giorno dopo l’intervento il paziente viene seguito da un fisioterapista e i suoi progressi ed eventuali problemi vengono monitorati tramite un’app e controlli seriati in presenza.
La tecnologia al servizio del paziente
Il digitale è e sarà sempre di più al servizio del paziente rendendo possibile un monitoraggio continuo delle sue condizioni di salute e, come in questo caso, implementando i normali controlli di follow up di routine in presenza. Il protocollo “one day surgery” prevede l’utilizzo di una specifica applicazione in grado di monitorare il paziente ventiquattr’ore su ventiquattro, sette giorni su sette fino a un anno dall’intervento.
L’app analizza i dati riguardanti i chilometri percorsi, le scale effettuate, il dolore percepito e la frequenza cardiaca durante l’esecuzione degli esercizi di riabilitazione. Una sezione di messaggistica inoltre permette ai pazienti di comunicare in qualsiasi momento con l’equipe chirurgica mandando messaggi di testo, foto, video ed effettuando videocall.