Terapie conservative per l’artrosi: i trattamenti da considerare prima della chirurgia

Soffrire di dolori articolari, soprattutto alle ginocchia e alle anche, può essere un’esperienza debilitante che limita la mobilità, ostacola le attività quotidiane e riduce la qualità della vita. 

L’artrosi, una malattia degenerativa che colpisce la cartilagine articolare, è la causa più comune di questi dolori. Oggi la ricerca medica ha messo a disposizione numerose opzioni conservative che, in molti casi, possono essere altrettanto efficaci nel ridurre il dolore e migliorare la funzionalità, ritardando o addirittura evitando la necessità di un intervento chirurgico.

Perché è importante valutare le terapie conservative?

I trattamenti conservativi per l’artrosi hanno molti vantaggi rispetto alla chirurgia. Sono molto meno invasivi, quindi evitano i traumi, i rischi e i tempi di recupero associati agli interventi chirurgici. Inoltre, riducono di molto il rischio di complicazioni come infezioni ed emorragie. Questi trattamenti permettono di preservare meglio la cartilagine residua e di prevenire o diminuire un ulteriore deterioramento dell’articolazione.

Un altro grande vantaggio è che migliorano la qualità della vita: alleviano il dolore, migliorano la mobilità e la funzionalità articolare, rendendo più facile svolgere le attività quotidiane. Inoltre possono essere modificati o interrotti in base all’evolversi dei sintomi e alle esigenze individuali.

Le terapie conservative sono il primo passo nella gestione dell’artrosi, preparando eventualmente il paziente per un intervento chirurgico futuro, se necessario. Consentono di conoscere più a fondo la condizione del paziente e di valutare se effettivamente la chirurgia (e quale tipo) possa essere la soluzione per uno specifico caso.

Quali sono le principali opzioni di trattamento conservativo?

Ci sono diversi tipi di trattamento conservativo per guarire dai sintomi dell’artrosi. Alcuni dipendono dal paziente, altri devono essere effettuati dal medico.

Perdere peso può alleviare notevolmente la pressione sulle articolazioni, se si è in sovrappeso o obesi. Questo è particolarmente benefico per ginocchia e anche, che sono le articolazioni più colpite. Lo stretching e l’esercizio fisico regolare, come nuoto, ginnastica in acqua o cyclette, risulta molto utile poiché rafforza i muscoli, migliora la mobilità e riduce il dolore, senza gravare sull’articolazione. È utile lavorare con un fisioterapista che possa creare un programma di esercizi personalizzato e sicuro.

Modificare le attività quotidiane può fare una grande differenza. Evitare o ridurre le attività che aggravano il dolore, come salire le scale, portare pesi o fare sport traumatici, aiuta a gestire i sintomi in modo efficace. Inoltre l’utilizzo di supporti, come tutori specifici per artrosi, può fornire ulteriore sostegno e ridurre il carico sulle articolazioni doloranti, contribuendo a migliorare la qualità della vita.

Terapie conservative: l’intervento dell’ortopedico

Per gestire il dolore dell’artrosi, ci sono diverse opzioni terapeutiche che possono aiutare a migliorare la qualità della vita. I farmaci antidolorifici, come il paracetamolo e i FANS, possono alleviare il dolore lieve o moderato. Per il dolore più intenso, il medico può prescrivere farmaci più potenti, come antidolorifici oppioidi. Questi, tuttavia, spesso non bastano e si passa a procedure ambulatoriali.

Le iniezioni articolari di corticosteroidi o acido ialuronico possono fornire sollievo dal dolore e migliorare la funzionalità articolare. Le iniezioni di acido ialuronico, conosciute come viscosupplementazione, lubrificano l’articolazione, nutrono la cartilagine e diminuiscono la sua usura, riducono l’infiammazione e  alleviano i sintomi dell’artrosi lieve o moderata. 

Il PRP (plasma ricco di piastrine) è un trattamento più recente che utilizza il sangue del paziente stesso per ottenere un concentrato piastrinico ricco di fattori di crescita. Questo concentrato viene iniettato nell’articolazione per promuovere un’azione antinfiammatoria molto potente che riduce il dolore e migliora la funzionalita’ articolare.

Un’altra frontiera nel trattamento conservativo dell’artrosi è l’uso delle cellule staminali autologhe da tessuto adiposo. Si preleva una piccola quantità di tessuto adiposo tramite liposuzione, che viene poi processato per ottenere cellule mesenchimali. Queste cellule sono iniettate nell’articolazione per promuovere una riparazione tissutale.

Accanto a questi approcci, la fisioterapia gioca un ruolo cruciale nel trattamento dell’artrosi. Un fisioterapista può insegnare esercizi specifici per rafforzare i muscoli, migliorare la stabilità e la propriocezione articolare e ridurre il dolore. Esercizi di stretching e mobilità possono migliorare l’ampiezza di movimento delle articolazioni, riducendo la rigidità. Inoltre terapie fisiche, come laserterapia e tecarterapia, possono essere di aiuto in alcuni casi.

Conclusioni

I trattamenti conservativi rappresentano un passo fondamentale nella gestione dell’artrosi e possono spesso ritardare o evitare interventi chirurgici, migliorando la qualità della vita e offrendo sollievo dal dolore. Tuttavia, l’approccio migliore per ciascun paziente è altamente individualizzato e deve essere determinato da un ortopedico specializzato nella patologia artrosica coadiuvato da un team multidisciplinare. Questo processo decisionale si basa su vari fattori, tra cui la gravità della condizione, la salute generale del paziente, le preferenze personali e la risposta ai diversi trattamenti.

È essenziale che la gestione dell’artrosi sia un impegno continuo, con una stretta collaborazione tra paziente e professionisti della salute. Un piano terapeutico efficace spesso include una combinazione di terapie conservative, farmaci, fisioterapia e modifiche dello stile di vita per affrontare il dolore, migliorare la funzionalità articolare e ottimizzare il benessere complessivo. Un approccio multidisciplinare può essere la chiave per ottenere risultati ottimali, riducendo la necessità di interventi chirurgici e mantenendo un buon livello di qualità della vita.